Facciamo parlare i ragazzi di Scarceranda:
“Chi lo avrebbe mai detto? Noi per primi non ci credevamo più dopo che a causa della pandemia abbiamo dovuto chiudere la nostra cooperativa tipografica eppure… siamo ancora qui! E lo siamo perché, ancora di più oggi, è necessario non far mancare la nostra attenzione sui temi della giustizia di come viene amministrata. Oggi, mentre ancora attendiamo la liberazione di Patrik Zaki e un giusto processo per gli assassini di Giulio Regeni, non vogliamo far mancare la nostra attenzione a quanti sono ingiustamente privati della loro libertà, o a quanti avrebbero diritto ad accedere a misure alternative alla detenzione ed a quanti contano i loro giorni dal gabbio, dimenticati e senza aver accesso a tutti quei diritti che rendono la detenzione un periodo di riscatto sociale che genera sicurezza per tutti.”
Scarceranda torna in pista grazie al supporto di una associazione e ad una nuova cooperativa di stampa, e compie vent’anni da quando nacque nel carcere di Monza, come esercitazione in un corso di formazione”
Dopo Monza, in tutti questi anni, Scarceranda è stata prodotta con testi ideati nelle carceri di Bollate e Opera.
Ancora una volta, e nonostante le tante restrizioni necessarie per garantire a tutti e a tutte di provare ad uscire dalla pandemia, l’agenda viene prodotta secondo il consueto schema: testi e aforismi prodotti da detenuti nell’ambito del progetto “LiberaMente – Laboratorio di scrittura e lettura creativa” realizzato nella Casa di Reclusione di Opera (MI), per proporre spunti di divertimento e riflessione, per ritagliare un momento per guardare oltre… i muri e le sbarre.
In Bottega, Scarceranda è disponibile in due formati e mantiene inalterati i prezzi.
S (la piccola, cm 10 per 15) venduta a 11 euro oppure XL venduta a 15 euro. L’agenda è strutturata con planning – settimanale ed annuale – rubrica, pagine per appunti e note.