Vi presentiamo un nuovo bellissimo progetto che ci permette di ricordare e, soprattutto, di supportare chi ormai da 11 lunghi anni sta vivendo le conseguenze di un conflitto di cui ormai non parla più nessuno anche se terribilmente presente. Abbiamo avuto la possibilità di conoscere e di iniziare una collaborazione con una organizzazione che si prende cura dei bambini rifugiati siriani che vivono a Gaziantep, una grande città nel sud della Turchia al confine con la Siria. Non solo ci è piaciuto molto il progetto ma anche la possibilità di lavorare con un prodotto con una storia millenaria, di grande qualità e completamente ecologico, sia nella lavorazione che nelle caratteristiche finali.
Gaziantep è una grande e antichissima città nel sud della Turchia, a circa 150 chilometri da Aleppo. Qui dall’inizio del conflitto in Siria vivono circa 500.000 siriani rifugiati in aree urbane in condizioni di grande precarietà e con forti tensioni con la popolazione turca. In questo contesto opera Kids Rainbow che vuole offrire supporto a bambini e ragazzi della città attraverso corsi di lingua (turco per favorire l’integrazione, arabo e inglese), attività didattiche e ricreative. Il loro scopo è creare per questi bambini uno spazio sicuro, una comunità solidale e fraterna, dove i bambini possano tornare ad essere bambini, nonostante tutto quello che hanno vissuto e le condizioni di estrema povertà e analfabetizzazione in cui si trovano. Grazie a Kids Rainbow, attraverso laboratori e corsi, possono costruire le basi per il proprio futuro, conoscere esperienze e persone che allargano il loro mondo, grazie a volontari e collaboratori di diverse lingue, provenienze e abilità.
Per sostenere le attività e pagare gli spazi in cui questi bambini vengono accolti, i membri di Kids Rainbow, con una visione lungimirante, hanno pensato di trovare una fonte di entrata indipendente, anche perché il numero di chi fa richiesta cresce di giorno in giorno e centinaia sono i bambini in lista di attesa. Hanno, così, creato Syriana, un’impresa sociale che vende i saponi di Aleppo prodotti da una fabbrica che ha sede a Gaziantep e che è stata fondata da un siriano, rifugiato a sua volta, che già in Siria aveva questa produzione. Syriana utilizza il 100% dei proventi della vendita dei saponi per finanziare le attività di Kids Rainbow.
Il sapone di Aleppo di Syriana
Il sapone di Aleppo ha una storia millenaria (più di 200 anni!) e si produce da sempre allo stesso modo artigianalmente con due soli ingredienti: olio di oliva e olio di bacche di alloro.
Il sapone di Aleppo è completamente naturale, multiuso, biodegradabile. La sua efficacia è data dalla sinergia dei suoi ingredienti, olio di oliva e olio di alloro, in diverse percentuali.
L’olio d’oliva ha proprietà emollienti ed è un potente detergente quando trasformato in sapone. L’olio di alloro è un riequilibrante naturale della cute, regola l’equilibrio sebaceo e previene acne e infiammazioni grazie alle sue proprietà lenitive, antisettiche, disinfettanti.
A seconda dell’utilizzo, soprattutto per la detersione, va tenuta in considerazione la percentuale di olio di alloro presente che fa variare le proprietà e gli effetti sulla pelle: per quelle più sensibili e delicate è maggiormente indicato un sapone con minore quantità di alloro, come quello all’1%, per pelli secche il 5% e per pelli grasse e miste il 20%.
Altri usi del sapone di Aleppo
Il sapone di Aleppo può anche essere grattugiato e dosato direttamente in lavatrice come detersivo per il bucato, tagliato in piccoli pezzetti può essere usato per profumare i cassetti e tenere lontano le tarme.
Il processo produttivo del sapone
In primo luogo, l’olio d’oliva viene portato in una grande vasca interrata insieme ad acqua e liscivia. Sotto la vasca, c’è un fuoco sotterraneo che riscalda il contenuto ad ebollizione. L’ebollizione dura tre giorni mentre l’olio reagisce con la lisciva e l’acqua per diventare un sapone liquido denso.
Alla fine del processo si aggiunge l’olio di alloro e, dopo averlo mescolato, l’impasto viene prelevato dalla vasca e versato su un grande foglio di carta oleata sul pavimento della fabbrica. A questo punto il sapone è una massa grande, verde, piatta, e si lascia raffreddare e indurire per circa un giorno.
Il sapone viene poi tagliato a cubetti, successivamente impilati in cilindri sfalsati per consentire la massima esposizione all’aria. Una volta che si sono asciugati a sufficienza, vengono posti in una speciale camera sotterranea per essere stagionati da sei mesi a un anno. Il contenuto di umidità del sapone si riduce, rendendo il sapone duro e di lunga durata. E infine, il colore della parte esterna del sapone diventa un oro pallido, mentre l’interno rimane verde.”