Giovedì 20 Gennaio apre al pubblico lo Sportello Sovraindebitamento, un nuovo progetto di Il Villaggio Globale ODV nato per sostenere le persone che sono in difficoltà per la grande mole di debiti.
Lo Sportello sarà aperto su appuntamento, offre consulenze di tipo sociale e legale gratuite. Permetterà di entrare in contatto con avvocati formati nella Gestione delle Crisi da Sovraindebitamento, al fine di agevolare il ricorso alle procedure per la composizione delle crisi da sovraindebitamento e sensibilizzare all’uso consapevole del denaro e all’accesso consapevole al credito.
E’ possibile prendere contatto con lo Sportello Sovraindebitamento chiamando il numero: 348 220 5462.
Lo Sportello nasce con il contributo della Regione Emilia – Romagna ed è un progetto di rete tra Il Villaggio Globale (capofila), Ordine degli Avvocati di Ravenna, ASP della Romagna Faentina, Comuni di Ravenna, Cervia e Russi, Unioni della Romagna Faentina e della Bassa Romagna.
Cos’è il Sovraindebitamento?
Per “sovraindebitamento” s’intende la situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio prontamente liquidabile per farvi fronte, che determina la rilevante difficoltà di adempiere le proprie obbligazioni, ovvero la definitiva incapacità di adempierle regolarmente (art.6, c.2, L. 3/2012).
Quando rivolgersi allo Sportello, quindi?
Una famiglia o una persona in difficoltà economica si può rivolgere come prima alla rete dei servizi sociali territoriali, comunali e del terzo settore. Lo Sportello non nasce per sostituirsi a questi, per esempio non sostiene economicamente le famiglie con piccoli aiuti.
Ci si può rivolgere allo Sportello comunque anche solo per chiedere informazioni e avere orientamento.
– ristrutturazione dei debiti del consumatore
Questa è l’unica procedura prevista per il consumatore, che può presentare una proposta di piano di ristrutturazione dei debiti che indichi tempi e modalità di soddisfazione delle obbligazioni assunte, sui quali i creditori possono presentare eventuali contestazioni ma è il tribunale che decide il limite di pagamento dei crediti; è previsto un regime penalizzante per il creditore che ha provocato la situazione di sovraindebitamento, o ha contribuito ad aggravare in modo colpevole la condizione del debitore, inibendogli la presentazione di osservazioni o reclamo in occasione dell’omologa da parte del tribunale; ai fini dell’esdebitazione viene valutato il comportamento meritevole del debitore;
– concordato minore
A questa procedura può ricorrere solo il debitore non consumatore (il professionista, l’imprenditore minore, l’imprenditore agricolo, le start-up innovative), che può continuare la propria attività professionale o imprenditoriale, in essa i creditori sono chiamati a votare sul piano di rientro dei crediti, che può soddisfarli anche in parte basta che si raggiunga la maggioranza dell’accordo, e l’esdebitazione avviene in modo diretto senza valutazione della correttezza del debitore;
– liquidazione controllata
A questa procedura possono ricorrere entrambe le categorie di debitori (consumatori e piccole-medie imprese) ed è strutturata sullo schema del fallimento, aprendosi con la nomina di un liquidatore da parte del tribunale, proseguendo con l’accertamento del passivo e la liquidazione dell’attivo; per ottenere l’esdebitazione il debitore deve dimostrare di essere meritevole per i comportamenti assunti sia prima sia durante la procedura.
- esdebitazione del debitore incapiente
E’ una procedura pensata per il debitore, persona fisica – e/o imprenditori che non svolgono più l’attività da più di un anno – meritevole, che non sia in grado di offrire ai creditori alcuna utilità, diretta o indiretta, nemmeno in prospettiva futura.
Come mai uno Sportello adesso?
A livello nazionale si registra una tendenza generale all’impoverimento, con un peggioramento degli indicatori di povertà assoluta, che secondo i dati ISTAT ha colpito nel 2023 il 9,8 per cento della popolazione, raggiungendo livelli mai toccati in precedenza, per un totale di 2 milioni 235 mila famiglie e di 5 milioni 752 mila individui in povertà, e che ha visto ridursi il tasso di risparmio lordo delle famiglie consumatrici dal 7,8 del 2022 al 6,3 per cento del 2023. In Emilia-Romagna, dove si rilevano livelli di minore impoverimento rispetto al dato nazionale considerando la percentuale di residenti che vive in famiglie a rischio di in povertà o esclusione sociale relativa, nondimeno emergono elementi di peggioramento delle condizioni economiche, sia in relazione alla capacità delle famiglie di arrivare a fine mese, sia rispetto alla contrazione della spesa per consumi, quest’ultima dovuta in particolare all’aumento dei prezzi che ha costretto le famiglie ad andare ad intaccare le risorse accumulate negli anni.