Da sabato 12 marzo sarà finalmente in Bottega la nuova collezione di abbigliamento e accessori per la primavera-estate 2011!
Le linee son morbide e leggere, per un look femminile e pratico. Gli abiti, gli accessori e i bijoux sono unici e originali perché interamente realizzati da artigiani del Sud del mondo con materiali naturali e lavorazioni artigianali: grazie al contributo di designer solidali che collaborano con Altromercato, il risultato è una linea dallo stile fresco, raffinato e contemporaneo, che concilia l’etica e l’estetica.
Alcuni attesissimi ritorni come i capi in sari riciclato dall’India, che per il terzo anno si confermano come uno dei progetti più apprezzati dai clienti, e tante novità: dagli abitini più eleganti in bagalpur cotton o in mussola di cotone stampato con la tecnica dello screenprinting, alle camicie nella classica seta stropicciata di Craft Link (Vietnam) o quelle in leggero cotone indiano Khadi (sì, proprio quello che sosteneva Gandhi!), o ancora le preziosissime maglie dallo stile kimono realizzate in cotone finissimo e lavorato interamente ai ferri dalle artigiane di Kumbeshwar, Nepal.
Per gli accessori poi ci sarà l’imbarazzo della scelta: 15 produttori e 7 paesi per borse, sciarpe, stole, pochette, cappelli, portafogli in tanti stili diversi, tutti da abbinare alle proposte di abbigliamento. E presto arriveranno anche le proposte di sandali e scarpe solidali… Insomma, in bottega potrete trovare tutto il necessario per vestirsi equosolidale dalla testa ai piedi!
Fra la novità di quest’anno segnaliamo anche il rinnovo completo delle proposte più basic in jersey di cotone organico: t-shirt, canottiere e abitini su cui hanno lavorato ben due gruppi di produttori, quelli della filiera tessile solidale argentina di Otro Mercado e quelli di Craft Aid, organizzazione delle Mauritius che offre opportunità lavorative a disabili e donne che si trovano ad essere l’unica fonte di reddito per la famiglia.
Lo sapevate che il 25% degli insetticidi e pesticidi utilizzati nel mondo sono impiegati per la produzione del cotone, che avviene principalmente nei Paesi del sud del Mondo e che il settore tessile è uno dei comparti dove più forte è lo sfruttamento della manodopera, soprattutto femminile? Anche di questo bisognerebbe tener conto quando si decide dove acquistare una semplice t-shirt: potrebbe valere la pena spendere qualche euro in più rispetto alle tante proposte di moda “usa e getta” per essere sicuri che a farne le spese non siano il nostro pianeta e i lavoratori del Sud del mondo. Perciò, nelle vostre sessioni di shopping, vi invitiamo a passare in bottega, per un nuovo look, bello… e giusto!
Scarica il catalogo Stravagando Primavera Estate 2011.